Law and...il rapporto tra diritto e altre discipline

maggio 18, 2017
post è tratto da “Diritto Privato. Una conversazione” - Il Mulino
Pietro Rescigno, Giorgio Resta, Andrea Zoppini

Il discorso del rapporto tra diritto e altre scienze merita di essere approfondito. L’organizzazione delle discipline e dei loro rapporti reciproci è stato un discorso che la generazione del Novecento ha vissuto anche come esperienza universitaria. Almeno in Italia, uno dei momenti di un certo rilievo è stato quello della nascita, del destino e dei cambiamenti della Facoltà di Scienze politiche. Poteva essere un terreno favorevole all’incontro sia di pubblico e privato, sia di economia e diritto. Essa nasce, però, in Italia, con condizionamenti legati al regime politico dell’epoca e, quindi, con una certa equivocità delle destinazioni.

In genere, però, il giurista tradizionale non vede le contaminazioni e le occasioni di dialogo con particolare inclinazione e con disposizione a favorirle. Ma una «immersione» sociologica, per lo meno per alcuni temi, è indispensabile. Il problema è quello della difficoltà di utilizzare rami diversi del sapere nella loro concretezza di quel momento, mentre forse il giurista che se ne appropria arriva sempre con un po’ di ritardo, cioè fa proprie acquisizioni che probabilmente nel settore specifico confinante sono già superate.


D’altra parte non ci si può esimere dall’osservare come una certa sensibilità ai fatti economici possa ritenersi una precondizione di tutto il discorso del diritto, poiché non vedo settori che non ne siano profondamente influenzati. Come non è possibile prescindere dalle discipline umanistiche. Porsi il problema delle altre discipline significa includere (prima ancora che la sociologia e l’economia) la storia, senza però ritornare a una dottrina civilistica orientata in chiave evoluzionistica. Una dottrina, cioè, che si contentava di presentare l’evoluzione degli istituti nel tempo.

Il diritto finisce con l’incontrarsi in tutte le epoche, anche se in misura e con reazioni diverse, con la letteratura . Trovare il giusto equilibrio tra il rispetto di terminologia e nomenclatura e lo sforzo di rendere le cose accettabili dal punto di vista formale anche dal lettore che non sia un giurista dovrebbe essere l’impegno di tutti.